Una banda di delinquenti ha forzato l’ingresso e appiccato un incendio che ha messo fuori uso il centro sociale di Is Mirrionis. Uno spazio fondamentale per il quartiere che coinvolge in attività oltre 150 bambini e numerosi anziani.
Una brutale incursione ha colpito domenica mattina il Centro sociale di Is Mirrionis Starkrash di via Brianza. Bloccate attività per 150 bambini. Una banda di delinquenti ha forzato l’ingresso, distrutto arredi e suppellettili e appiccato un incendio che ha messo fuori uso l’intera struttura. I danni si presentano ingenti, ma i primi accertamenti dei vigili del fuoco escludono compromissioni strutturali.
Il danno più grave però riguarda la comunità: il Centro ospitava attività sociali fondamentali per il quartiere, coinvolgendo oltre 150 bambini e numerosi anziani. Il coordinatore del centro, Salvatore Aru, ha confermato la sospensione immediata di tutte le iniziative, inclusi i programmi educativi e ricreativi previsti per l’estate.
Il Comune ha espresso la volontà di intervenire per ripristinare la funzionalità del Centro, ma difficilmente le attività riprenderanno in tempi brevi. Si cercano quindi soluzioni alternative per non lasciare soli bambini, ragazzi e famiglie del quartiere.
Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto e confidano di identificare presto i responsabili. Il gesto, definito “vigliacco” dalla Casa del Quartiere Is Mirrionis, “non ha avuto alcuna finalità di furto, ma si è tradotto in una pura e semplice devastazione gratuita”. L’associazione ha espresso piena solidarietà agli operatori, ai ragazzi e a tutti i frequentatori della struttura, chiedendo una mobilitazione collettiva per la ricostruzione del centro.
La vicenda riapre il dibattito sul disagio sociale che affligge diverse zone della città e richiama l’urgenza di una risposta politica. “Serve una seduta straordinaria del Consiglio comunale che coinvolga le realtà sociali impegnate con i giovani, per elaborare strategie di lungo respiro. Il Centro di via Brianza deve rinascere. Subito. E più forte di prima”.