A 43 anni Gian Piero Loi ha vissuto il dolore della morte della madre e di uno Stato che, per mesi, non gli ha riconosciuto il giusto: “Dieci mesi senza pensione con reversibilità, vivevo con 280 euro”, racconta. Sin dalla nascita convive con una atrofia muscolare spinale: “Ho aperto una raccolta fondi, con 3mila euro potrei tornare a utilizzare un’auto speciale e liberarmi da molti debiti”. Ha una sorella che lo accudisce “e che viene pagata dal settore pubblico come care giver”. Lui, però, sogna di ricoquistare quel minimo di indipendenza che gli ha sempre dato la forza di andare avanti. Loi ha aperto una raccolta fondi su GoFoundMe e ha raccontato, pubblicamente, la sua vita difficile tra spostamenti proibitivi e mancanza di un tipo di assistenza che gli consentirebbe un’autonomia da sempre tanto sperata. Ecco, di seguito, la sua storia e il suo sos.
“Ciao a tutti. Come molti di voi sanno lo scorso anno, dopo la perdita di mia madre, l’Inps ha pensato bene di sospendermi la pensione di invalidità per più di qualche mese, ciò mi ha comportato enormi difficoltà e accumuli di debiti che a tutt’oggi, nonostante abbia di nuovo una pensione, mi porto ancora dietro. Finora, nonostante le difficoltà, ho voluto evitare di aprire raccolte fondi perché in passato ho chiesto altre volte aiuto e quindi è normale che si possa pensare che io ne voglia approfittare, ma chi mi conosce lo sa che non chiederei se non avessi davvero bisogno. Ultimamente non mi faccio mancare nulla, infatti è subentrata un’ulteriore problematica: vi ricordate la macchina attrezzata che ho acquistato proprio grazie a tanti di voi e che anche adesso (ultimamente sempre meno spesso perché appunto sono sempre con l’acqua alla gola con i soldi) mi permette di uscire di casa? Ecco, la marmitta mi sta per abbandonare e io senza quella sono costretto dentro casa. Con la pensione di invalidità e la reversibilità che prendo oggi potrei vivere in modo più tranquillo e sostenere anche questo genere di spese, se non fosse che con i debiti accumulati diventa un cane che si morde la coda e non riesco ad uscire da questa spirale. A parte le cose buone che può preparare mia sorella da mangiare e qualche bicchiere di vino (che mi fa sempre piacere condividere con voi, come fossimo una famiglia), sono sempre costretto a tante rinunce per via delle cose da pagare accumulate. Quindi eccomi qui a chiedere un aiuto o anche solo una condivisione. Metto una cifra approssimativa che ho pensato possa aiutarmi, ma ogni euro è importante! Vi ringrazio di cuore e di gambe!”.