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Promette agli anziani incontri hot ma è tutta una truffa, coppia di rumene arrestate a Cagliari

Hanno beffato tanti nonnini, in città e provincia, riuscendo a rubare migliaia di euro. Due donne straniere nei guai, la tecnica era sempre la stessa. Una distraeva la vittima con avance sentimentali e l’altra sgraffignava contanti e oggetti preziosi dalla casa: tutti i dettagli
Paolo Rapeanu

Da settimane i carabinieri del comando provinciale di Cagliari seguivano la scia di furti che aveva colpito pensionati soli in diversi centri del Sud Sardegna. Secondo quanto risulta la tecnica era tanto insidiosa quanto ripetuta: una donna avvicinava l’anziano, lusingandolo con attenzioni e, una volta convinto a farla entrare in casa, lo distraeva con avances sentimentali, promettendogli quindi un incontro molto ravvicinato e hot. Nel frattempo una complice, rimasta fuori dalla vista della vittima, entrava in casa passando da una finestra o con l’aiuto dell’amica sempre dalla porta per impossessarsi dei risparmi custoditi nei cassetti. Vergogna e imbarazzo hanno spinto spesso i nonnini a denunciare in modo vago o a tacere del tutto, complicando l’indagine.


La svolta oggi: la pattuglia della stazione di Lunamatrona, impegnata in servizi mirati, ha intercettato due donne all’uscita dell’abitazione di un pensionato di Pauli Arbarei. Il loro atteggiamento guardingo ha ulteriormente insospettito i militari, che le stavano già attenzionando dal loro ingresso in paese. Durante il controllo una delle due è stata trovata in possesso di 1100 euro in contanti, somma che – come è stato da lì a poco accertato – era appena stata sottratta all’anziano. La ricostruzione dei fatti ha confermato il modus operandi: mentre la trentunenne distraeva la vittima in camera da letto fingendo un coinvolgimento amoroso, la trentatreenne frugava negli altri locali alla ricerca di denaro.
Le due, entrambe di nazionalità romena, disoccupate e già note alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, sono state arrestate in flagranza per furto aggravato in abitazione. Dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari, sono state portate in Tribunale per il giudizio direttissimo che, per le due arrestate, si è concluso con la convalida dell’arresto e l’obbligo di dimora nel comune di Cagliari, con il divieto di allontanamento dall’abitazione in orari notturni. “L’operazione, frutto della professionalità e della rapidità di intervento dei carabinieri, dimostra quanto sia fondamentale segnalare senza esitazioni situazioni sospette, anche quando il pudore potrebbe frenare le vittime. I carabinieri di Cagliari continueranno ora le indagini confrontando i risultati ottenuti con le denunce presentate da altre vittime in città e in provincia”, spiegano dal comando, “così da delineare un quadro indiziario complessivo che consenta alla magistratura di valutare eventuali ulteriori responsabilità delle arrestate in episodi ancora irrisolti”.

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