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Il gol di Pavoletti e il pianto del bimbo: “A Cagliari il calcio romantico emoziona ancora”

Dopo la vittoria a Verona il tecnico rossoblù Nicola sottolinea il legame con la tifoseria sarda. Poi celebra lo spirito di squadra: “Leo trasmette valori” e chiede continuità in vista della sfida contro l’Udinese
La Redazione

Dopo il prezioso successo per 2-0 contro l’Hellas Verona allo stadio “Bentegodi”, mister Davide Nicola si è presentato davanti ai media con il sorriso di chi sa di aver compiuto un passo importante, ma senza perdere di vista gli obiettivi ancora da raggiungere.

Spirito di squadra e leadership
Il tecnico ha speso parole cariche di entusiasmo soprattutto per Leonardo Pavoletti, protagonista non solo sul campo ma anche nello spogliatoio: “Sono estasiato da Pavoletti per lo spirito, la qualità e la continuità che ha messo in campo. Non è solo una questione di esperienza: Leo trasmette valori, dà significato alla maglia del Cagliari. Sono contento anche per Deiola, che pur non essendo al meglio ha dato il suo contributo”.
Un riconoscimento, quello di Nicola, che va all’intero gruppo: “La squadra ha dimostrato ancora una volta quanto lavora ogni giorno”.

Cura dei dettagli e attenzione tattica
Nicola ha sottolineato come la chiave del successo sia stata la cura dei dettagli: “L’atteggiamento non è mai mancato, ma volevamo crescere nell’attenzione. Sapevamo che il Verona è una squadra fisica e dal gioco diretto: siamo stati bravi ad alzare e abbassare le linee quando necessario, mantenendo comunque la voglia di giocare”.

Personalità e fame di vittorie
Una vittoria che assume un valore storico: il Cagliari non espugnava il “Bentegodi” dal 1972. “Questo dice quanto fosse difficile – ha ricordato il mister –. Abbiamo mostrato fame, quella fame che a volte ci era mancata e ci aveva tolto punti che meritavamo. Oggi il Cagliari ha giocato con personalità e consapevolezza, soffrendo poco e interpretando bene ogni fase della partita”.

Concentrati sull’Udinese
Nonostante il successo, Nicola predica attenzione: “Non siamo ancora salvi. Dobbiamo confermare questa fame anche nella prossima partita contro l’Udinese. Dovremo lavorare con la stessa intensità della scorsa settimana”.
Il tecnico ha spiegato anche alcune scelte tattiche della gara contro il Verona, come l’inserimento di Marin in mediana per aumentare la fisicità e le percussioni di Adopo per creare superiorità in mezzo al campo.

Un legame speciale con i tifosi
A emozionare Nicola è stata anche l’immagine di un giovane tifoso in lacrime dopo il gol del Cagliari: “È stato bellissimo. Ovunque andiamo, sentiamo il calore della nostra gente. Il tifoso sardo è dappertutto e ci fa sentire sempre a casa. È il calcio romantico che ancora esiste, quello che ti emoziona davvero”.

Con la vittoria di Verona, il Cagliari si rilancia nella lotta per la salvezza, ma come ricorda il suo allenatore, “la strada è ancora lunga e servirà ancora più fame per arrivare al traguardo”.

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