È scontro aperto all’interno del Collegio Regionale di Garanzia Elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari. In una lettera (al veleno) al nuovo presidente facente funzioni della Corte d’appello di Cagliari, Massimo Poddighe (nominato dopo il pensionamento di Gemma Cucca), resa pubblica come comunicato ufficiale, l’avvocato e professore Riccardo Fercia interviene con fermezza per difendere la propria posizione e la legittimità del proprio incarico nella difesa dell’ente davanti al Tribunale di Cagliari e alla Corte costituzionale, nell’ambito del procedimento sulla richiesta di decadenza della presidente Todde per le presunta irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali. Il docente attacca poi la stessa governatrice.
L’incarico
Fercia, nominato difensore il 3 aprile scorso, risponde alle indiscrezioni su una possibile revoca del suo incarico in favore dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato, che però – secondo l’Avvocata Generale dello Stato – non sarebbe legittimata ad assumere la difesa in casi riguardanti le elezioni regionali, essendo di competenza delle autorità locali.
Il legale sottolinea come la sua nomina sia avvenuta nel pieno rispetto delle norme, ribadendo che ha assunto l’incarico a titolo gratuito e con piena trasparenza, comunicandolo all’Università di Cagliari. Inoltre, accusa la Regione di potenziale conflitto d’interessi, vista la sua posizione nel ricorso contro l’ordinanza che lo stesso Collegio dovrebbe difendere.
Fercia si dice pronto a partecipare alla riunione prevista per il 2 maggio, dove si discuterà nuovamente della sua nomina. In caso di revoca, annuncia che non rinuncerà al proprio mandato e che, se necessario, si costituirà in giudizio a titolo personale per difendere i propri diritti e indirettamente quelli dell’organo che ha rappresentato.
La nomina
La vicenda solleva interrogativi anche sulla trasparenza delle scelte istituzionali: Fercia chiama direttamente in causa la presidente della Regione Alessandra Todde, chiedendo chiarimenti su una presunta nomina in ambito penale.
“Rivolgo, ora, pubblicamente una domanda alla dottoressa Todde”, scrive Fercia, “auspicando che qualsiasi consigliere regionale, di qualunque fede politica sia, se davvero ha a cuore la trasparenza, proceda a sua volta con un’interrogazione consiliare: è vero o no, Presidente Todde, che, a seguito della comunicazione di notizia di reato che risulta dall’ordinanza ormai accessibile on line a chiunque, Ella avrebbe nominato come difensore uno dei migliori avvocati penalisti di Cagliari, cioè il collega avvocato Guido Manca Bitti, che peraltro è proprio il marito dell’avvocato Lucia Salis, cioè l’Avvocata distrettuale dello Stato? Se davvero l’Avvocatura Distrettuale disattendesse il parere dell’Avvocata Generale; se il Collegio il prossimo 2 maggio deliberasse la difesa tramite tale Ufficio; se Lei avesse nominato il marito dell’avvocato Lucia Salis, allora sarebbe come se io assumessi la difesa di un cliente assistito dallo studio legale della mia compagna. Considerata la rilevanza della carica, sarebbe forse importante un chiarimento da parte Sua”.