Il nome, per quanti non lo conoscessero, ha deciso di metterlo lui in automatico rispondendo pubblicamente al video pubblicato dal deputato campano Francesco Emilio Borrelli. Si chiama Massimiliano Piccioni, ha 52 anni e da tanto tempo lavora per il Ctm: ecco chi è l’autista che ha aggredito verbalmente e insultato un passeggero, “sei carabiniere e napoletano, torna al tuo paese”, la cui unica “colpa” è stata quella di fargli notare che non poteva guidare col cellulare all’orecchio (QUI l’articolo con tutto il racconto dettagliato e il video). Che i limiti siano stati superati è chiaro anche a un sordo: “Desidero rivolgermi con profonda sincerità al deputato Borrelli e a tutti coloro che sono stati lesi, infastiditi o delusi dal mio comportamento apparso nel video. Soprattutto mi scuso con la mia azienda Ctm e con i miei colleghi. Non se lo meritano. Lavoro da anni in Ctm con dedizione, rispetto e senso di responsabilità. Ma in un momento di forte stress, durante un turno di guida impegnativo, ho commesso un errore. Un errore che non mi rappresenta e di cui mi assumo ogni responsabilità. Ho risposto al telefono mentre ero alla guida: non è giustificabile. So che questo non si fa. In quel momento ho vissuto una situazione personale di emergenza, ma so anche che il mio dovere era restare concentrato, per la sicurezza dei passeggeri e di tutti”, giura l’autista. “Alla persona che me lo ha fatto notare, ho proferito parole sbagliate, offensive. Ero arrabbiato. Soprattutto con me stesso. Quelle parole non rispecchiano in alcun modo chi sono. É la prima volta che mi accade una cosa simile. Sono profondamente dispiaciuto e vi chiedo di tutelare la mia dignità personale. Non esponetemi al giudizio di tutti. Grazie per la comprensione”.
E, se da un lato quanto scritto dall’autista è chiaro e limpido, meno lo è la richiesta di anonimato. Ecco il suo messagggio:

Intanto, però, arriva anche la risposta ufficiale del Ctm: “CTM prende atto con forte rammarico del video diffuso sui social network, nel quale un nostro conducente risponde in modo sconsiderato a un cliente che gli aveva chiesto di non utilizzare il telefono durante la corsa.
Desideriamo porgere le nostre più sincere scuse alla persona coinvolta e a tutti coloro che si sono sentiti offesi e all’intera comunità di viaggiatori che ogni giorno si affida ai nostri servizi. Il gesto, di cui siamo venuti a conoscenza dai social network, è in totale contrasto con i valori di cortesia, rispetto e professionalità che ispirano da sempre l’operato di CTM, testimoniato ogni giorno da ciascuno dei suoi conducenti.
Si tratta di un episodio isolato che non rappresenta in alcun modo l’impegno e la dedizione del nostro personale. L’Azienda adotterà i necessari provvedimenti disciplinari. CTM già da tempo ha emanato appositi ordini di servizio che vietano tassativamente l’utilizzo dei telefoni cellulari a bordo dei mezzi, al fine di garantire la massima attenzione alla guida e al servizio. Saranno condotte ulteriori verifiche interne per assicurare il pieno rispetto di tale disposizione.
CTM ribadisce il proprio impegno nel garantire ai cittadini un servizio di trasporto pubblico sicuro, puntuale e orientato al cliente. Continueremo a rafforzare le attività di formazione e controllo, affinché simili comportamenti non si ripetano”.