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Cagliari, lavori al Businco e pazienti oncologici al Brotzu: “Enormi disagi per medici e malati”

Protesta la Cgil: “Rischia di scaricarsi sui degenti il piano proposto dalla direzione dell’Arnas che non fornisce alcuna rassicurazione nemmeno sul fatto che gli interventi non verranno ridotti e, anzi, fa presupporre che tantissime difficoltà si verificheranno nella complessiva organizzazione delle strutture”
La Redazione

“Rischia di scaricarsi sui pazienti il piano proposto dalla direzione Arnas Brotzu che non fornisce alcuna rassicurazione nemmeno sul fatto che gli interventi non verranno ridotti e, anzi, fa presupporre che enormi disagi si verificheranno nella complessiva organizzazione delle strutture coinvolte”. Così la Fp Cgil di Cagliari interviene per annunciare che la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici andrà avanti – a partire dallo stato di agitazione proclamato venerdì scorso fino alla protesta che si svolgerà domani mattina davanti all’oncologico – e che, se non dovessero arrivare risposte, potrebbe sfociare in ulteriori e più aspre azioni di lotta.

“Abbiamo proposto alternative valide al trasferimento dei pazienti in strutture che non possono farsene carico e chiediamo ancora una volta che le preoccupazioni di medici e operatori sanitari vengano ascoltate”, ha detto il segretario della Fp Cgil Cagliari Nicola Cabras ribadendo, ancora una volta, la netta contrarietà alle modalità del trasloco di pazienti, medici e operatori disposte dalla direzione aziendale dell’Arnas in vista dei lavori di ristrutturazione delle sale operatorie dell’oncologico.

“La vertenza è aperta da mesi – ricorda Cabras – abbiamo esplicitato tutti i disagi che inevitabilmente si scaricheranno sulle spalle di pazienti fragili ma ci siamo trovati davanti a un muro”. Il sindacato evidenzia infatti che “nelle poche occasioni di confronto, tra l’altro con riunioni convocate a seguito delle nostre proteste, è stato evidente che la decisione era stata già presa e non c’era alcun margine per intervenire”. La Cgil sottolinea che i lavori di ristrutturazione vanno fatti ma in sicurezza e senza incidere su un sistema sanitario già in sofferenza. “Hanno perso tempo senza costruire un percorso rassicurante per pazienti e operatori – rincara il segretario della Fp Cgil Cagliari – per poi confermare la decisione già presa, come se non fosse possibile intraprendere una strada diversa, ad esempio vagliando la proposta dei sindacati di realizzare sale prefabbricate”.

Per queste ragioni, già da venerdì scorso, i medici dell’Arnas Brotzu hanno dichiarato lo stato di agitazione motivato dall’impossibilità di garantire un’assistenza di qualità” proprio in relazione alla nuova organizzazione imposta dalla direzione. “E’ davvero inconcepibile che non si ascolti il parere dei professionisti e delle professioniste che operano in quelle sale operatorie e in quei reparti, e si proceda ottusamente nel portare avanti proposte non condivise”. Domani la Fp Cgil farà sentire, insieme a tutte le altre sigle, la voce della protesta, con l’auspicio che anche la politica ascolti le preoccupazioni dei sindacati e intervenga per superare il pericoloso impasse in cui ci si trova.  

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