Tre milioni, spicciolo più spicciolo meno, dovranno essere versati dall’Asl a una famiglia della provincia di Cagliari, rimasta vittima di un intervento sbagliato. Meglio, durante un parto eseguito con la modalità standard anzichè, vista la gravità, con un taglio cesareo. Il fatto risale al 2016 e solo adesso, a nove anni di distanza, il tribunale di Cagliari ha condannato l’Ats a un risarcimento che, messe in fila le varie voci, arriva a 3 milioni. A difendere la donna i legali Carlo Monaldi e Stefanino Casti: “La famiglia ha atteso la sentenza con serenità”, spiega, a Cagliari News, l’avvocato Monaldi. “Certo, sono comunque molto arrabbiati per ciò che è capitato”. Cioè danni gravi e permanenti al loro figlio, come riportato da L’Unione Sarda.
Si tratta di una sentenza di primo grado. L’Ats Sardegna ha il tempo per decidere se presentare ricorso o accettare la decisione del giudice e staccare il maxi assegno.