Nella sede di Confcommercio Sud Sardegna, il convegno āLegalitĆ e sicurezza nelle imprese balneariā, organizzato dal Sib Confcommercio Sud Sardegna. Un’occasione di confronto sulle tematiche legate alle visite ispettive, alla sicurezza nella somministrazione, alla gestione delle concessioni demaniali e alle ultime novitĆ legislative del settore.
Durante il convegno sono intervenuti esponenti di rilievo, tra cui Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Claudia Comida, presidente Sib Confcommercio Sardegna, e in video lāintervento di Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib. Ma anche i rappresentanti della Capitaneria di Porto di Cagliari, del NAS Carabinieri, del Nucleo Navale e del Nucleo Subacquei dei Carabinieri, del Comando della Guardia di Finanza e dellāufficio demanio dellāAssessorato degli Enti Locali della Regione Autonoma della Sardegna.
I temi trattati hanno riguardato questioni fondamentali per il comparto balneare, tra cui la gestione delle visite ispettive e le responsabilitĆ in materia di sicurezza, le nuove disposizioni sulla sicurezza balneare e le procedure di controllo, lāordinanza balneare 2025 e il suo impatto sulle imprese del settore. Particolare attenzione ĆØ stata riservata agli aggiornamenti normativi sulle concessioni demaniali e al futuro delle imprese balneari in Sardegna, con un focus sul decreto āindennizziā e le possibili implicazioni a livello europeo. āLe nostre aziende potrebbero essere confiscate. Ć vero che il suolo occupato ĆØ pubblico, ma le imprese sono nostre", le parole del presidente Bertolotti. Che aggiunge come "stiamo attraversando una tempesta perfetta: un decreto sugli indennizzi non ĆØ ancora stato adottato, non sappiamo se le nostre imprese saranno confiscate oppure no. A Ostia, cinque strutture sono state incendiate nel giro di una settimana, segnale di un odio sociale pericoloso nei confronti delle nostre aziendeā.
Bertolotti ha poi evidenziato come sia fondamentale che le imprese aderenti a Confcommercio mantengano elevati standard di responsabilitĆ , sicurezza e legalitĆ . āSiamo un settore cruciale per la Sardegna, dove quasi il 70% della scelta di destinazione turistica ĆØ motivata dallāofferta balneare. Il nostro settore rappresenta il fiore allāocchiello del turismo italiano, totalmente Made in Italy. Tuttavia, in questo momento, subiamo un attacco senza precedenti, una vera e propria confisca. Lo Stato può decidere lāutilizzo delle aree, ma ĆØ inaccettabile che le imprese vengano assegnate gratuitamente a nuovi imprenditori, che beneficerebbero di un avviamento senza alcun costoā.
Secondo i dati, circa 600 imprese balneari in Sardegna sono a rischio. Tuttavia, la Regione ha adottato un provvedimento inattaccabile, che accoglie i dettami della legge e consente il proseguimento delle attivitĆ fino al 2027. āSperiamo che si trovi una soluzione per evitare che le nostre aziende vengano confiscate e regalateā.
āIn un momento cosƬ difficile, noi balneari sardi vogliamo dimostrare senso di responsabilitĆ e professionalitĆ . La nostra aspettativa ĆØ che le imprese non siano sottratte e assegnate gratuitamente agli imprenditori che vinceranno le gare. Chiediamo chiarezza e tutele per garantire la continuitĆ del nostro lavoro e del settore turistico-balneare, cosƬ cruciale per lāeconomia della Sardegnaā.
Il convegno ha ribadito la necessitĆ di unāazione coordinata tra imprese, istituzioni e organi di controllo per garantire un futuro sostenibile al settore balneare in Sardegna. La corretta gestione delle concessioni, la sicurezza e la tutela degli imprenditori locali restano prioritĆ assolute per Confcommercio e per tutti gli operatori del settore.