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L’ultimo abbraccio di Cagliari e Quartu a Manola e Paolo, i fidanzati morti a Cala Fighera (VIDEO)

Tantissime lacrime nelle chiese di San Michele e Sant’Antonio. I due giovani “uniti” dalle preghiere dei propri cari e amici, ancora sconvolti per la loro tragica scomparsa
La Redazione

 Portone della chiesa accostato, quasi per raccogliersi meglio e non sentire i rumori della piazza. E un civile, ma fermo, invito a non effettuare riprese. “È una cerimonia privata”, questa la motivazione.
    Celebrazione intima, anche se molto partecipata, questo pomeriggio nella chiesa della Medaglia Miracolosa, nel quartiere di San Michele a Cagliari, per l’ultimo saluto a Manola Mascia, la giovane di 28 anni precipitata dalla scogliera di Cala Fighera insieme al fidanzato Paolo Durzu, 33 anni, il cui funerale si è svolto in contemporanea a Quartu Sant’Elena, la terza città della Sardegna al confine con Cagliari, dove il giovane resideva.
    Una tragedia che ha scosso tutto il quartiere dove Manola è cresciuta. Accanto ai familiari, vicini e amici. E tanti biker, anche loro amici di famiglia, con i caratteristici giubbotti in pelle nera.
    Toccante l’omelia del parroco che ha ricordato di aver battezzato lui, nel 1997, la neonata Manola. “Vogliamo ricordarla nella sua gioia di vivere, come figlia, sorella e amica”, ha sottolineato padre Carlo.

Chiesa gremita a Quartu per il funerale celebrato dall’arcivescovo. “Dio guarda con commozione il dolore di Mario, Antonio e Antonella. Siamo soggetti agli imprevisti che ci rendono vulnerabili, per Paolo chiediamo che si dia la resurrezione e lo liberi dai vincoli della morte. Mancherà a tutti, ma nel tempo impareremo a vederlo presente”. Così l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe Baturi, ha cercato di confortare nella sua omelia i familiari di Paolo Durzu, il 33enne morto insieme alla fidanzata Manola Mascia, 28 anni, cadendo dalla scogliera di Cala Fighera, a Cagliari. Tantissime persone questo pomeriggio hanno riempito la chiesa di Sant’Antonio, a Quartu Sant’Elena, per l’ultimo saluto al giovane.


    Amici e conoscenti si sono voluti stringere alla famiglia, al padre, alla mamma e al fratello di Paolo Durzu. La sorella non c’era perché non stava bene. Mario, il fratello, ha letto una lettera scritta anche da parte sua: “Non possiamo immaginare una vita senza di te. Ti amiamo per sempre, aiutaci da lassù a superare questo dolore”. Monsignor Baturi nell’omelia ha ricordato anche Manola e parlando di lei e Paolo ha aggiunto: “Preghiamo per loro e li affidiamo a Dio”. Un pensiero ai genitori di Paolo anche dal parroco di Sant’Antonio, padre Stefano: “Dio darà loro conforto”. All’uscita della chiesa la bara ricoperta da fiori è stata salutata con il lancio di palloncini bianchi. 

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