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Dolianova piange la sua poetessa, è morta a 83 anni Bianca Mannu: “Ha vissuto leggera sulla terra”

Lacrime nel paese del Parteolla ma anche a Cagliari. Una vita trascorsa tra l’insegnamento e la scrittura di decine di poesie e versi e, nel 2010, il romanzo “Da nonna Annetta”. Fiumi di messaggi di cordoglio sui social, per onorarla c’è chi arriva a citare qualche opera di Sergio Atzeni
La Redazione

Lacrime a Dolianova e in tutto il sud Sardegna per la morte della poetessa e intellettuale Bianca Mannu. Aveva 83 anni. Dopo la laurea al Magistero di Cagliari ha insegnato per oltre trent’anni, componendo in parallelo le sue opere partecipando a tantissime iniziative culturali. Ha prodotto una silloge di oltre 70 composizioni articolata in tre ampie sezioni, Daidalos, Un diadema per Afrodite e Misteriosi ritorni. Da questa prende il titolo. Nel 2006 esce una nuova raccolta di versi, Fabellae per la collana ALTRESTORIE, aipsa edizioni. Nel dicembre 2010 vede la luce Da nonna Annetta, romanzo, edito da La Riflessione/Davide Zedda Editore.

Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social per la scomparsa. “La mia amica carissima, la poetessa Bianca Mannu è morta stamattina. Non dirò il mio dolore che è soltanto mio. Dirò invece di lei. Chi era e cosa ha fatto e, soprattutto, scritto. La voglio ricordare a tutti coloro che l’hanno conosciuta e che l’hanno frequentata e che poi non ne hanno più chiesto notizie, nemmeno a me, per quanto io conoscessi tutti loro per averli visti in consessi letterari e in molte altre occasioni pubbliche. Dirò che era poetessa raffinatissima, che aveva un grande talento, che aveva una carica umana profonda ed empatica: sapeva vedere il dolore degli altri e sublimarlo nelle sue parole. Sapeva cogliere sfumature di senso laddove molti vedevano solo piatte superfici, sapeva cogliere in una goccia di rugiada mattutina l’essenza dell’universalità. La sua caratteristica era il silenzio: ha vissuto appartata, leggera sulla terra”, così sceglie, pubblicamente, di ricordarla, la sua cara amica Maria Concetta Rosa Giannalia . “Si apriva però a chi glielo permetteva, con tutta la pregnanza della sua grande cultura di intellettuale raffinata e impegnata politicamente. Ha manifestato il suo sguardo sul mondo attraverso un solo mezzo, il più potente che l’umanità possiede: la parola. La sua parola infatti ci lascia, una parola ricca e pregnante di sentimenti umani e universali”.

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