A due mesi e mezzo dalla morte di Luigi Gulisano e Marisa Dessì, la coppia di pensionati trovata morta nel proprio appartamento al civico 5 di via Ghibli a Cagliari, non ci sono nuovi sviluppi nelle indagini. In carcere a Uta, con l’accusa di duplice omicidio c’è il figlio piccolo della coppia, il 44enne Claudio. Le indagini hanno consentito di appurare una serie di particolari che lo incastrerebbero: un bonifico di 20mila euro, più i debiti e il fallimento di un market. Gulisano aveva problemi economici, si è anche parlato di almeno cinque appartamenti di proprietà del 79enne che avrebbero potuto fare gola al quarantaquattrenne. Da qui la decisione di avvelenarli, forse mettendo il veleno nel latte o, comunque, in un cibo che la coppia avrebbe consumato in breve tempo.
Nuovi elementi, comunque, non sono emersi. Il legale di Claudio Gulisano è Luigi Sanna: “Sono terminate le verifiche e i controlli all’interno dell’abitazione e non è stato ritrovato nulla che possa collegare il mio assistito alla morte dei suoi genitori. Lui continua a proclamarsi innocente e ha detto che vorrebbe parlare con suo fratello”, ovviamente in un incontro protetto nel carcere di Uta. E Sanna smonta anche il movente economico, giudicandolo “debole”. Appena gli investigatori avranno concluso tutte le indagini, salvo sorprese, la partita ritornerà a giocarsi in tribunale e Claudio Gulisano potrà difendersi dalla pesante accusa del duplice omicidio.