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Cagliari, zone 30 anche nel centro storico e rotonde sulla 554: “Così diminuiranno gli incidenti”

Il piano, pensato dall’Università e sposato del Comune: tutti al rallenty nelle strade di mezza città. E le tanto discusse piste ciclabili già presenti? Luciano Congiu, presidente commissione Trasporti: “Hanno contribuito a far rallentare le macchine con una notevole diminuzione degli incidenti”
Gianmarco Cossu

Illustrati in una mappa i punti di maggior pericolosità delle strade di Cagliari. Il risultato? Le strade a quattro corsie, così come quelle a scorrimento veloce e soggette a maggiore traffico, registrano il maggior numero di incidenti più gravi e importanti. Si tratta della panoramica offerta dal professor Mauro Coni sulla sicurezza stradale, nell’ultima seduta della commissione Mobilità presieduta da Luciano Congiu (M5S). Dal Comune allora progetti e idee al lungo termine per il benessere degli automobilisti.

Una viabilità, quella di Cagliari, profondamente cambiata oggi rispetto a quanto concepito negli anni ’60 e ’70, quando ancora non si prestava sufficiente attenzione al tema della sicurezza e delle sostenibilità. Ecco dunque che una mano in questo senso arriva dalle piste ciclabili cittadine. “Grazie a queste e al fatto che la carreggiata inevitabilmente venga ristretta, è dimostrato che il traffico rallenta e le auto si adeguano alla sicurezza stradale”, spiega Congiu. Nel capoluogo l’esempio è via Dante, “dove i restringimenti della carreggiata ha portato alla notevole riduzione degli incidenti”.

Rischio di incidenti gravi direttamente proporzionali alla velocità di percorrenza del veicolo: sino ai trenta chilometri infatti il pericolo non supera il 10%, ma sale sino al 90% in caso di aumento della velocità. Specie, come visto negli ultimi vent’anni, tra gli under 14 e gli over 65. “L’obbiettivo allora è salvaguardare maggiormente la salute dei cittadini e puntare allo sviluppo delle cosiddette zone 30, come già fatto nel nord Europa e sperimentato a Bologna, con strade dotate di attraversamenti sicuri e senza strisce, specie nei quartieri storici”, spiega Congiu.

Cagliari, dunque, punta per il futuro alla sicurezza di automobilisti e pedoni. Sia con gli attraversamenti rialzati, con il capoluogo deciso “ad acquisire le linee guida di Roma, visto che la normativa italiana ancora non è precisa in merito, ad esempio, a dimensioni e pendenza”. Dal sindaco Zedda e dai vari assessori dunque progetti e strategie a lungo termine, benché ancora non ci siano tempi certi. “La 554 potrebbe diventare una strada urbana con rotonde al posto dei semafori e velocità ridotta. Gli studi condotti dall’Università di Cagliari la vedrebbero così più snella e agevole, facilmente percorribile dai viaggiatori da e verso l’hinterland, che così non intaserebbero il traffico cittadino”.

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