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Cavo di Terna Cavo di Terna

Tyrrhenian Link, il cavo sottomarino parte dalla Sicilia: via ai lavori

Lo annuncia Terna: il progetto, incluso il ramo che collega l’altra isola maggiore alla Sardegna, prevede un investimento di 3,7 miliardi
La Redazione

È iniziata la prima fase della posa del cavo sottomarino del ramo Est del Tyrrhenian Link, che collegherà Sicilia e Campania: l’avvio a Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese (Palermo).

Lo dice Terna, spiegando che il progetto, che include anche il ramo ovest tra Sicilia e Sardegna, prevede un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro da parte dell’azienda guidata da Giuseppina Di Foggia.  

L’opera avrebbe l’obiettivo di incrementare la capacità di trasporto e favorire la transizione energetica, rivestendo, quindi, un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione previsto dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec),

Secondo Terna, contribuirà a migliorare la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale. Il Tyrrhenian Link prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine in corrente continua a 500 kV, per un totale di 970 km di cavo e una capacità di trasporto di 1.000 MW per ciascuna tratta.

La produzione e la posa del cavo sottomarino lungo la tratta Termini Imerese -Battipaglia, effettuata con la nave Leonardo da Vinci, sono affidate a Prysmian, leader globale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, che nel 2021 si è aggiudicata il contratto quadro per la progettazione, la fornitura, l’installazione e il collaudo di oltre 1.500 km di cavi, prodotti presso lo stabilimento Prysmian di Arco Felice (NA). Per Prysmian, ma anche per l’intero settore, si tratta di un’installazione da record: per la prima volta un cavo Hvdc verrà posato a 2.150 metri di profondità, fissando nuovi standard di mercato. Il ramo est del progetto, che beneficia di un finanziamento di 500 milioni di euro nell’ambito del capitolo RePowerEu approvato dal Consiglio Europeo a dicembre 2023, è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a fine 2022.

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