Un murale tira lāaltro a Quartu, con il filo conduttore dellāambiente. Dopo lāinaugurazione dellāopera di Manu Invisible dedicata alla salvaguardia del territorio, stavolta ĆØ il turno di Retro, altro steet artist sardo coinvolto nel progetto, promosso da Cittadinanza Attiva Oikos e finanziato dal Comune di Quartu SantāElena, che prevede una nuova opera raffigurante lāadiacente Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline.
Lāidea del muro, o meglio dei muri, trasformati in base per opere dāarte dedicate allāambiente nasce da unāidea dellāAssociazione Oikos. Un progetto da portare avanti per tappe, con la collaborazione di diversi maestri dellāarte murale, il primo dei quali era stato Manu Invisible. Il luogo scelto, la grande rotonda del Margine Rosso, snodo nevralgico tra Poetto, via Fiume, viale Europa e via Leonardo da Vinci, ĆØ il punto dāincontro tra la cittĆ , il litorale costiero e il Parco di Molentargius, divenuto negli anni motivo di conoscenza di Quartu ben oltre i confini isolani.
Un progetto reso possibile grazie allāautorizzazione del proprietario del muro e al contributo del Comune di Quartu SantāElena, nellāambito del bando culturale āRipensare la CittĆ ā. Il secondo murale ĆØ stato realizzato dallāartista Retro, in collaborazione con il laboratorio artistico laborArte di Cagliari. Durante il programma di lavoro sono stati coinvolti anche cittadini volontari, giovani e meno giovani, dando vita a un laboratorio creativo.
Lāopera ĆØ dedicata proprio al Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline, un concentrato di biodiversitĆ , tra flora e fauna. Tantissime infatti le specie che abitano lāarea verde; tra tanti uccelli anche il meraviglioso fenicottero rosa che nidifica proprio nella nostra zona umida. Nellāopera si ĆØ scelto di rappresentare le saline, in territorio di Quartu, al tramonto, e nello sfondo una splendida vista che spazia sino alla Sella del Diavolo.
Unāimmagine rappresentativa di una grande realtĆ  come quella del Parco, gioiello da preservare e salvaguardare. E in basso a destra un altro abitante dellāarea protetta: il Pellicano Silvio, come ĆØ stato ribattezzato dagli esperti del Parco. Lāesemplare di pelecanus onocratalu nel 2008, nel corso di una migrazione dallāAfrica allāest Europa, scelse la zona umida di Molentargius come sua nuova casa. E sebbene snobbato dai fenicotteri, ha saputo ritagliarsi uno spazio fra le altre specie dello stagno, come le garzette e gli aironi.
Lāinaugurazione del murale avviene a pochi giorni dalla Giornata Mondiale delle Zone Umide – la data esatta ĆØ il 2 febbraio -, che ovviamente viene celebrata anche nellāoasi sarda, con lāobiettivo di sensibilizzare lāopinione pubblica sulla protezione e la conservazione di questi ecosistemi vitali. La data coincide con lāanniversario della Convenzione di Ramsar (1971), il trattato internazionale che promuove lāuso sostenibile delle zone umide e il loro valore ecologico. In questo caso le iniziative, programmate per il 2, sono state spostate al 9 febbraio per via dellāAllerta Meteo.
Il programma messo a punto da Parco e CEAS Molentargius – CittĆ  del Sale prevede una serie di appuntamenti, tra passeggiate ed esperienze acquatiche, che coinvolgeranno diverse associazioni ambientaliste, quali A.S.D. I Dragonauti, A.S.D. Karalis Pink Team āDaniela Secchiā, AGESCI, i Associazione Parco Molentargius, AssoRaider Cagliari, AssoRaider Quartu, Bikappa A.S.D., CAI, Circolo Kayak Sardegna Le Saline, FIAB Cagliari, Istrù Formazione e Sviluppo, Legambiente Cagliari, Lo Kayanno by ARS Motoria Sports &Life, UniversitĆ  della Terza EtĆ  Quartu. Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere allāInfopoint del Parco, tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00, anche chiamando al numero di telefono 070379191.
E nei prossimi giorni prenderanno avvio anche le passeggiate ecologiche allāinterno dellāarea umida promosse da Cittadinanza Attiva Oikos, volte a tutelare lāambiente con la rimozione dei rifiuti che purtroppo ancora troppo spesso vengono abbandonati senza scrupoli. Lāaccordo tra direzione del Parco e associazione permetterĆ  di incrementare la frequenza degli appuntamenti, concentrati in alcune aree della parte quartese. UnāattivitĆ  resa possibile anche dal Comune di Quartu, che tramite la ditta dellāigiene urbana si occuperĆ  della rimozione delle buste accumulate. Primo appuntamento venerdƬ 7 febbraio fronte Poetto.
āCon questo murale abbiamo voluto realizzare qualcosa che trasmetta la nostra passione e che rimanga nel tempo – ha spiegato Zaira Pitzalis, in rappresentanza dellāassociazione OIKOS -. Raccogliere lāimmondezza lasciata dagli incivili, durante le nostre passeggiate ecologiche, ci consente di tutelare concretamente lāambiente, questo ĆØ un altro messaggio concreto che ĆØ può essere apprezzato con i propri occhi da tutti coloro che percorrono questa rotonda a intenso traffico. Lāinteresse della gente dāaltronde ĆØ tangibile; lāabbiamo toccato con mano giĆ  mentre veniva realizzato: le persone si fermavano per chiedere informazione e ammirarlo da vicino. E tanti altri cittadini sono stati anche coinvolti in prima persona. Pertanto ringraziamo il Comune di Quartu per aver finanziato il progetto, dimostrando la nostra stessa sensibilitĆ .
A sua volta il Presidente del Parco di Molentargius Stefano Secci ha voluto ringraziare lāassociazione āper questa iniziativa, perchĆ© ci date la possibilitĆ  di promuovere il Parco come luogo di fruizione e di benessere per i cittadini. Esprimo inoltre soddisfazione anche per la continua collaborazione con il Comune di Quartu, che ĆØ anche parte in causa in quanto socio dellāEnte Parco. Il connubio con le associazioni ĆØ importantissimo, tanto che ĆØ anche formalizzato nella legge istitutiva dei parchi nazionali e regionali. Dāaltronde unāadeguata fruizione permette di non lasciarlo nelle mani di quei maleducati che creano danni abbandonando rifiuti o innescando incendi. Questa sinergia ĆØ quindi anche un deterrente, oltre che un contributo in termini di di pulizia, ad esempio degli argini, delle vasche salanti, che effettivamente hanno bisogno di un intervento radicale che avverrĆ  quando si sistemeranno gli argini, fra un annetto circaā.
āMi associo ai ringraziamenti allāassociazione OIKOS, che ĆØ davvero un esempio virtuoso – ha esordito il Sindaco Graziano Milia -. Questa cittĆ , come tante altre, ha bisogno di sviluppare una cultura ambientale, di comprendere che la tutela dellāambiente non la si vive solamente attraverso leggi e disposizioni legislative; occorre consapevolezza, perchĆ© nessuna legge può bastare per consegnare ai nostri figli un pianeta quantomeno non peggiore di come lāabbiamo āereditatoā dai nostri genitori. Il Parco di Molentargius ĆØ una grande ricchezza per la nostra cittĆ , una fortuna inimmaginabile. Ma la stiamo in parte sprecando, perchĆ© cosƬ comāĆØ strutturato oggi non ĆØ funzionale. Riusciamo ad apprezzarlo grazie al lavoro del Presidente Secci e dei pochissimi dipendenti che ci lavorano, ma per funzionare davvero avrebbe bisogno di ben altra strutturazione. Lo dimostra il fatto che allāinterno operano solo 8 guardie forestali, che si devono occupare anche di Monte Urpinu e di Santa Gilla. Occorre ben altro investimento. Parliamo di un Parco Regionale, ergo la RAS dovrebbe intervenire, dotarlo di strutture, di personale, per poter svolgere adeguatamente ogni intervento, per salvaguardarlo, per tutelarlo, per non svolgere solo un ruolo di tutela, ma bensƬ di gestione ambientale. Originariamente si parlò di Parco Molentargius Saline Poetto. Io mi dichiarai da subito contrario all’esclusione della spiaggia dei Centomila dal territorio del Parco. Dovremmo rivalutare quellāidea e dotarlo di strutture e di poteri, perchĆ© oggi chi governa lāEnte non ĆØ nelle condizioni di prendere una sola decisione senza dover passare dalla Regione. Credo invece che il Parco debba avere una dotazione organica e unāautonomia. Io mi auguro che il legislatore e il governo regionali nel vedere questo bellissimo murale magari si mettano la mano sulla coscienza e intervengano sul funzionamento del Parcoā ha concluso il Primo Cittadino.
āLāopera ĆØ realizzata in tecnica mista, con quarzo, quindi rullo, e bombolette spray. E con lāutilizzo di pennelli per alcune parti molto piccole – ha infine spiegato lāautore Retro -. Abbiamo scelto di rappresentare uno scorcio dello stagno di Molentargius, osservandolo da Quartu, e infatti la Sella del Diavolo, in lontananza, non ĆØ ben definita ma leggermente sfuocata. I colori riprendono le sfumature che abbiamo il privilegio di apprezzare anche in cielo dalla nostra cittĆ , quindi tendenti un poā al fucsia, un poā al rosa, che si rispecchiano poi sull’acqua dello stagno con i fenicotteri in primo piano, non rappresentati in controluce, trasgredendo alle leggi della pittura, per le quali sarebbero errati, per una scelta voluta, proprio per renderli più apprezzabili dai passanti. Mi piace inoltre ricordare il coinvolgimento, durante la realizzazione dellāopera, di tanti volontari, normodotati e persone disabili: coinvolgere tanti cittadini fa proprio parte della mia āmissione'”.
 
							 
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A Quartu un murale tira l’altro, ecco i fenicotteri a passeggio nell’oasi di Molentargius
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