Una perizia, svolta durante le indagini della dottoressa Irene Mascia, può rivelarsi determinante per fare evitare a Simone Uras di finire nuovamente a Uta. La perita psichiatrica, stando a quanto comunicato dal legale di Uras, Andrea Nanni, ha cerificato “la totale incapacitĆ di intendere e di volere dellāimputato, dovuta a patologia psichiatrica dello spettro schizofrenico. Lāaudizione della perita fornirĆ anche un aggiornamento sulla pericolositĆ sociale dellāimputato”. Appuntamento in aula il prossimo 19 marzo, oggi invece si ĆØ celebrata l’udienza di apertura del dibattimento davanti alla Corte di Assise di Cagliari, presieduta da Giovanni Massidda.
Simone Uras ĆØ attualmente sottoposto a libertĆ vigilata provvisoria ed ĆØ collocato presso una comunitĆ terapeutica residenziale. Il pm, Nicoletta Mari, e la difesa dell’imputato, con il legale Andrea Nanni, si sono accordati per lāacquisizione degli atti dāindagine in luogo dellāistruttoria dibattimentale, e la Corte d’Assise ha rinviato per la prosecuzione del giudizio allāudienza del 19 marzo 2025. Proprio in quella occasione sarĆ sentita la Mascia. “Con la relazione della perita psichiatrica può decadere lāomicidio volontario e pensare a un proscioglimento con l’applicazione di una misura di sicurezza”. Lāaudizione della perita psichiatrica fornirĆ anche un aggiornamento sulla pericolositĆ sociale dellāimputato.
 
			 
				 
				 
				 
							 
													 
										 
									 
										 
									 
										 
									 
										 
									 
										 
									 
										