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Vola l’occupazione in Sardegna: 30 mila posti di lavoro in più in un anno

Il turismo al primo posto, con un incremento di quasi 2 mila unità in più rispetto al primo trimestre 2024. In particolare nelle posizioni dedicate agli addetti alla ristorazione, che registrano un aumento da 3.520 a oltre 5 mila unità (+1.520)
La Redazione

Prospettive occupazionali positive per il primo trimestre di quest’anno. Secondo l’ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari in tutta Sardegna si prevedono 29.420 nuove posizioni lavorative in più, con un incremento del 9,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (26.850 unità).

    Il turismo al primo posto, con un incremento di quasi 2.000 unità in più rispetto al primo trimestre 2024. In particolare nelle posizioni dedicate agli addetti alla ristorazione, che registrano un aumento da 3.520 a oltre 5.000 unità (+1.520). Il settore edilizio cresce, e passa da 4.120 a 4.330 unità (+210). Il settore commerciale tiene, conservando una quota del 13%, in linea con le rilevazioni del 2024. Crescono anche le previsioni per il comparto manifatturiero (+8,9%) e per i servizi alle imprese (+10,5%) mentre cala la richiesta di addetti per i servizi alla persona. Il territorio dell’ente camerale del nord Sardegna (e i suoi 90 comuni) per il primo trimestre di quest’anno, con 11.230 nuove assunzioni previste, registra un importante incremento del 15,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando le entrate previste si attestavano a 9.710 unità.

    Il settore industriale cresce del 9,8%, passando da 2.440 a 2.680 unità, con un incremento sia nell’industria manifatturiera (+110 unità) che nelle costruzioni (+130 unità, da 1.650 a 1.780).
Il comparto dei servizi registra l’incremento più significativo in termini assoluti, con 1.290 posizioni aggiuntive (da 7.260 a 8.550, +17,8%). All’interno del settore, spicca la performance dei servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici, che crescono del 35,7% passando da 2.270 a 3.080 unità. Anche i servizi alle imprese mostrano un trend positivo (+21,8%, da 2.060 a 2.510), mentre il commercio registra una leggera flessione (-2,9%, da 1.390 a 1.350 unità).
Per quanto riguarda la dimensione delle imprese, si osserva un incremento diffuso in tutte le classi dimensionali. Le piccole imprese (1-49 dipendenti) mantengono il loro ruolo predominante e crescono del 15,1% (da 6.840 a 7.870 unità).

    Gli addetti alla ristorazione, 2.070 posizioni, sono i più richiesti. Anche le professioni non qualificate mostrano numeri rilevanti, in particolare per quanto riguarda il personale addetto ai servizi di pulizia, con 960 posizioni, e gli addetti allo spostamento e alla consegna merci, con 310 posizioni.

    Nell’edilizia, la domanda di manodopera specializzata è particolarmente significativa, con 930 posizioni per operai addetti alle costruzioni e alla manutenzione di strutture edili, e 490 per operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni. Per le professioni tecniche e specializzate, la domanda è guidata dai tecnici della salute, con 260 ruoli, seguiti dai tecnici della gestione dei processi produttivi e dai tecnici dei rapporti con i mercati, entrambi con 170 posizioni.

    Il settore IT mantiene una presenza consistente, con 130 posizioni per tecnici informatici e delle telecomunicazioni, riflettendo una crescente attenzione verso le competenze digitali.

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