Sedici anni e otto mesi: una pena più bassa rispetto ai ventuno anni chiesti, lo scorso 11 dicembre, dal pm Nicola Giua Marassi, quella inflitta a Alessio Desogus, l’assassino di Luca Mameli, ferito a morte con una coltellata sul lungomare del Poetto di Quartu il 9 agosto 2023, dopo una gara a chi beveva di più fra due gruppi di ragazzi usciti da una discoteca all’alba. La corte che si è pronunciata oggi (presieduta dal giudice Lucia Perra) ha concesso a Desogus, escludendo l’aggravante dei futili motivi, l’occasione del giudizio abbreviato che garantisce lo sconto di un terzo della pena.
A sentenza pronunciata, sui social c’è da registrare lo sconforto e la rabbia di Sara Mameli, sorella della vittima: “La vita di una persona vale 16 anni? Un bravo ragazzo, senza grilli per la testa, giovane, allegro e lavoratore. Questa è la giustizia per Luca?Questo è l’esempio da dare? Eppure ci credevo. È meglio essere delinquenti”.