āPurtroppo, ancora una volta, dobbiamo registrare un pensiero unico, quello di demolire due sale operatorie dellāOncologico senza garantire, in attesa della ricostruzione prevista entro giugno 2026, lāappropriatezza delle cure ai/alle pazienti oncologicheā. Ć lāamara considerazione espressa al termine del secondo incontro con lāAssessore della SanitĆ Armando Bartolazzi e i vertici dellāARNAS āBrotzuā dai rappresentanti di Cittadinanzattiva Tribunale dei Diritti del Malato, Comitato Sa Luxi, Dragon Karalis Pink Team, Fidapa Cagliari, Garante Metropolitano delle persone detenute, Il Giardino di Lu, Komunque Donne, Lega Italiana contro il Tumore, Maipiùsole contro il Tumore, Medicina Democratica, Salute Donna, Sinergia Femminile, Socialismo Diritti Riforme Odv.
āLa proposta di realizzare le sale operatorie modulari, prefabbricate, che le associazioni avevano suggerito lo scorso novembre ā viene sottolineato nella nota ā partivano dal presupposto che la loro attivazione prima dei lavori avrebbe ridotto drasticamente i disagi per i pazienti derivanti dal trasferimento della chirurgia toracica al āSan Micheleā, con depauperamento di medici e infermieri del Businco, e gli interventi al seno in una sala operatoria, peraltro con alcuni problemi di adeguatezza, dove ne sono previsti altri quotidianamente, allungando la lista dāattesa e non garantendo i livelli essenziali di assistenza (Lea), giĆ compromessiā.
āNellāincontro di ieri abbiamo appreso che le Sale Operatorie modulari, prefabbricate, con un impegno finanziario aggiuntivo di 3,5 milioni di euro, di cui si ĆØ fatto garante lāAssessore della SanitĆ Armando Bartolazzi, anche a nome della Presidenza della Regione, non possono garantire la continuitĆ terapeutica dei/delle pazienti dellāOspedale Oncologico perchĆ© non entreranno in funzione prima della demolizione dellāesistente. Infatti (e si tratta di una proposta) potrebbero essere realizzate in 5 mesi, a partire dallāordinativo, dopo progettazione, espletamento del bando di gara, individuazione dellāarea più idonea e autorizzazione del Comune. Nel frattempo, a partire dal prossimo mese di marzo, lāArnas āBrotzuā, intende avviare i lavori di ristrutturazione delle due Sale Operatorie dellāOncologico con demolizione dellāesistenteā.
āNon abbiamo avuto neppure rassicurazioni, se non generiche considerazioni in merito ai disagi che si dovranno sopportare ā si legge ancora nel documento ā sul contratto dāappalto e sul cronoprogramma del progetto. Insomma, le perplessitĆ manifestate dalle associazioni dei/delle pazienti in più occasioni hanno avuto un ulteriore riscontro oggettivo. Avevamo plaudito al blocco del progetto, cosƬ comāera stato pensato, ritenendo che il buon senso e una valutazione dei pro e i contro avrebbe suggerito alternative concrete praticabili. A due mesi di distanza dal precedente incontro non riscontriamo alcun passo avanti, ĆØ a nulla valgono i richiami allāunitĆ dāintenti, più volte sottolineata dalla Dirigenza, se questa porta a un ulteriore condizione di precarietĆ sanitariaā.
āLa condizione di incertezza dellāOncologico non può essere fatta ricadere sui/sulle pazienti e chi li/le rappresenta occorre ā concludono ā che se ne faccia carico chi ha responsabilitĆ . Ć stato creato un danno a chi ha sempre riposto fiducia nelle competenze delle professionalitĆ sanitarie e ha impedito in questi ultimi mesi a molte persone di recarsi allāOncologico per avere le cure, spingendole invece fuori Sardegna. Forse sarĆ necessario capire in chi risiedono le responsabilitĆ di questo disastroso periodo per la salute dei/delle cittadine. Chiederemo un nuovo incontro con la Commissione Salute del Consiglio regionale con lāauspicio che ancora una volta Dirigenza Arnas e Assessorato rivedano il progettoā.
Home Via ai lavori al Businco, pazienti in rivolta: nessuna garanzia per le cure
Via ai lavori al Businco, pazienti in rivolta: nessuna garanzia per le cure
La denuncia di Assopazienti: āLe sale operatorie modulari non entreranno in funzione prima di cinque mesi. Fino ad allora la condizione di incertezza dellāoncologico ricadrĆ sui malatiā
La Redazione