Accusata di maltrattamenti sulle due figlie figlie, all’epoca dei fatti e ancora oggi minorenni, una impiegata quarantaseienne è stata assolta dai giudici dopo circa due anni di battaglia. È stato il suo ex a sporgere denuncia, raccontando diversi episodi di violenza che si sarebbero verificati ben prima del divorzio della coppia. Le successive indagini hanno però portato gli avvocati difensori della donna, Alessandro Balliccu e Pietro Ambrosio, a formulare una ricca memoria difensiva: le piccole avrebbero riferito dei maltrattamenti solo al padre che, assistito dagli avvocati Pierandrea Setzu e Sara Bartoli, si è costituito parte civile. Una delle piccole sarebbe arrivata a dire “vorrei che mamma venisse presa a Master Chef così potrei stare cinque mesi senza di lei” e, inoltre, ci sono anche le dichiarazioni, indirette, rese dalla nuova compagna del padre. Accuse pesanti, insomma, che però sono state smontate.
Oggi, in primo grado, la corte presieduta da Giorgio Cannas, più Giampiero Sanna e Alessandra Tedde, ha assolto la donna dall’accusa di maltrattamenti nei confronti delle due minori perché il fatto non sussiste. “Per me è la fine di un incubo”, queste le parole dette tra i singhiozzi dalla mamma ai suoi legali, che aggiungono: “È una causa che ci ha impegnato molto, perché abbiamo creduto sin da subito nell’innocenza della signora e abbiamo fatto al massimo il nostro dovere”. C’è la possibilità, comunque, che l’ex marito possa fare ricorso in appello