Il ministero spagnolo della Gioventù e dell’Infanzia ha invitato l’Unità per i minori della Procura generale dello Stato a proteggere il figlio minore di J. R., la madre di Maracena (Granada) già condannata per sottrazione di minori, dopo essersi rifiutata nell’estate del 2017 di consegnare i figli, all’epoca minori e in vacanza in Spagna, al padre italiano residente in Sardegna. Il bambino ha trascorso le recenti vacanze natalizie con la madre e il fratello maggiore in Spagna e dovrebbe rientrare in Italia l’8 gennaio.
La ministra per la Gioventù, Sira Rego, ha inviato una lettera alla procuratrice Teresa Gisbert Jordà, come riporta il sito online Publico, in cui parla dei timori del bambino per il rientro e ipotizza una violazione dei suoi diritti. La ministra Rego dice, in un messaggio sul social X, di aver parlato con il bambino e di averlo sentito impaurito.
Era arrivato a Granada il 22 dicembre per passare le festività natalizie con la madre e il fratello maggiore e sarebbe dovuto rientrare il 2 gennaio in Italia dal padre. La Corte d’Appello di Cagliari ha notificato ieri alla donna l’obbligo di far rientrare il bambino in Italia entro domani, 8 gennaio.
Lo studio legale Aranguez Abogados, che rappresenta la madre, ha esplorato tutte le vie legali disponibili per evitarlo. Dopo che un tribunale di Granada si è dichiarato non competente a procedere, per ottenere “misure cautelari di protezione” i legali si sono rivolti alla Procura di Granada, richiedendo che il minore sia ascoltato da un’istanza giudiziaria.
La Procura delegata per la violenza di genere ha appoggiato la richiesta di “estrema urgenza” dei legali della donna, sollecitando al magistrato di turno la comparizione urgente del bambino per determinare l’eventuale “effettiva esistenza di una situazione di rischio per il minore”. E, in caso affermativo, l’attribuzione provvisoria della custodia alla madre, “senza pregiudizio di quanto risolveranno definitivamente le autorità italiane competenti”, secondo l’atto della sezione di genere della Procura, cui ha preso visione l’Ansa.
Il magistrato di turno ha ordinato di ascoltare oggi stesso il minore, secondo quanto segnala lo studio Aranguez, che rappresenta J. R.