“No, Jerry, non è possibile”. È uno dei tanti commenti, già presenti sui social, postati da chi conosceva Stefano Deiana, il cinquantasettenne operaio e meccanico della ditta Carvi srl morto travolto da un camion nel piazzale esterno dell’autofficina in via delle Miniere a Elmas. Jerry per tutti quelli che lo conoscevano per via della sua somiglianza con l’attore Jerry Calà. A lungo, infatti, il suo taglio di capelli aveva contributo a disegnarli un volto abbastanza simile a quello della star dei cinepanettoni. Grande appassionato di motori e di corse d’auto, era spesso tra i principali spettatori di gare automobilistiche.
Nella ditta guidata dalla famiglia Macciò era uno di casa, considerato quasi più un parente che un semplice dipendente anche e soprattutto per via dei tanti anni trascorsi a lavorare con loro. È morto in un modo tragico, travolto da un camion guidato da un Suo collega più giovane, un 47enne di Decimoputzu che, stando ai primi riscontri delle forze dell’ordine, non s è accorto di Deiana e un altro operaio, entrambi sotto un autocarro che stavano riparando. Il suo collega senegalese è grave ma non in pericolo di vita al Brotzu. Carabinieri e Spresal hanno già iniziato le indagini per la dinamica ed eventuali responsabilità di quella che è l’ennesima croce sul lavoro, la salma è stata sequestrata per volontà dell’autorità giudiziaria.