Condanna confermata, a due anni e otto mesi, per Antonio Polizzotto, un carabiniere siciliano, residente da tempo in Lombardia. Le accuse? Maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie, 56enne: i fatti sono avvenuti da luglio a settembre 2017 a Muravera e Costa Rei, dove la coppia era in vacanza. Gli insulti e i maltrattamenti sono avvenuti, in alcuni casi, davanti ai figlioletti. E, proprio sfruttando il fatto che la stanza dove dormivano i piccoli fosse accanto alla loro e che eventuali urla li avrebbero spaventati, l’uomo ha costretto la donna per almeno due mesi, quasi ogni giorno, a compiere atti sessuali contro la sua volontà.
Il carabiniere, condannato in primo grado nel 2021, ha fatto ricorso in appello, tutelato dagli avvocati Alessio Ruoppo e Fabio Massimo Aureli. Oggi, però, la prima sezione penale della Corte d’Appello di Cagliari ha confermato la condanna e il pagamento di 900 euro di spese legali e 10 mila come provvisionale per risarcimento danni, rimettendo per la quantificazione integrale dei danni al Giudice Civile oltre al rimborso delle spese legali sostenute dalla vittima per il primo e secondo grado del procedimento. Per la donna, assistita dall’avvocato cagliaritano Gino Emanuele Melis, è la fine di un incubo iniziato sette anni fa.