Firmato il Piano città degli immobili pubblici, l’accordo per la rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico presenti a Cagliari. Una collanborazione fra gli enti proprietari dei maggiori enti pubblici, firmato dall’Agenzia del Demanio, Regione, Comune di Cagliari, Città metropolitana, Università, Autorità portuale. L’obiettivo è la riqualificazione rigenerazione degli immobili pubblici, con la sottoscrizione del direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, della presidente della Regione autonoma Sardegna, Alessandra Todde, del sindaco di Cagliari e della Città metropolitana, Massimo Zedda, del rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Francesco Mola, e dal presidente dell’Autorità del sistema portuale del mare di Sardegna, Massimo Deiana.
“Si tratta di uno strumento messo a terra già nel 2023″, spiega la Dal Verme,”per pianificare, insieme al territorio, su come indirizzare e finalizzare immobili pubblici”. 17 i piani città pianificati, con Cagliari diventata adesso il secondo capoluogo di regione e dunque una possibile apripista per la Sardenga. L’obiettivo è ridare vita agli immobili, alcuni dei quali spesso abbandonati e degradati, in “Luoghi di aggregazione, dove le persone si incontrano”. Occhio di riguardo soprattutto per i giovani, per i quali queste possono essere “occasioni di luoghi in cui godere di spazi espositivi. L’obiettivo è far sì che la gente stia insieme”, conclude Dal Verme. Che aggiunge: “Queste sono le idee. Una volta progetto fatto, sarà facile reperire finanziamenti”.
Tre gli immobili, sui sedici presenti nell’accordo, presi a esempio di rinascita e riqualificazione. Il primo, quello forse maggiormente iconico, è l’ex carcere di Buoncammino, pronto a diventare un luogo di servizi per il cittadino. Diversi i possibili sviluppi: dalle residenze universitarie a luogo di attrattività per i giovani, così come uffici dell’archivio di stato. “Da luogo di sofferenza a luogo di convivenza”, il commento di Alessandra Dal Verme.
Altro immobile, l’ex caserma Cascino di San Bartolomeo, restaurata per 8,5 milioni di euro, e destinata a ospitare residenze per l’Arma dei Carabinieri. E ancora, l’ex sito Aeronautica, destinato a ospitare i seicento impiegati dell’Agenzia delle Entrate, in una straordinaria posizione, verso il mare e le saline, da un lato, e verso la zona archeologica dei primi insediamenti di Cagliari. “Si discuterà di questo con sindaco e Regione”, spiega Dal Verme,”il terrazzo e lo spazio verde circostabte potrà magari essere aperto ai cittadini di Cagliari”.
Soddisfatto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda che parla di “un nuovo modo di agire fra istituzioni pubbliche. Non è scontata questa sintonia politica fra Regione e Comune nell’arco di pochi mesi dal nostro insediamento (rispettivamente aprile e luglio 2024, ndr). In poco tempo stiamo portando a soluzioni questioni annose proprio grazie a questa collaborazione”.
Previsti per il 2025 altri piani città in Sardegna: Nuoro, Olbia, Oristano e Sassari. A confermarlo è la presidente della Regione Alessandra Todde che parla di “un potenziale da non sprecare e mettere invece a disposizione dei cittadini. Un modo intelligente per restituire questi beni iconici alla fruizione dei cittadini”.